La banana fa parte della
cultura dell'India fin da tempi molto antichi, soprattutto nelle zone meridionali, gli induisti la chiamano “Kadali phalam”.
Secondo una leggenda
Kadali era la moglie di Durvasa Maharashi, un saggio molto irascibile. Durvasa
Maharshi dormiva nel suo Ashramam mentre l’ora del Sandhayavandan si stava
avvicinando, un rito molto importante, da eseguire ogni sera, che secondo il
dharma indù non si dovrebbe mai perdere. Ma sempre secondo il dharma indù non
dovremmo mai svegliare le persone che dormono profondamente, quindi Kadali non
sapeva se svegliarlo oppure no, ma se non l’avesse svegliato Durvasa avrebbe saltato il
rito. Dopo aver riflettuto, Kadali decise di svegliarlo. Durvasa così si
svegliò e preso dalla rabbia mandò una maledizione alla moglie, quella di diventare una
pianta e di essere costretta a rimanere sulla terra per sempre. La moglie
Kadali chiese allora gentilmente di essere benedetta e di poter stare sempre
vicino a Dio, offrendo tutti i suoi frutti, foglie e tronco per buoni auspici.
Maharshi esaudì il suo desiderio e da allora, secondo questa leggenda, gli
indiani utilizzano la banane, il tronco e le foglie in tutte le funzioni
religiose come doni.
Attualmente il banano e i suoi frutti vengono usati nei templi come offerte a Dio. Ad esempio due banani
intrecciati vengono posizionati all’ingresso dei luoghi dove avvengono matrimoni o
altre cerimonie religiose. L’undicesimo giorno della "metà luminosa di Pausa" (Dicembre-Gennaio) è considerato di buon auspicio
offrire banane al Signore Vishnu e alla Dea Laxmi, mentre il sesto giorno della
“quindicina luminosa di Kartika" (Ottobre-Novembre) è buon auspicio offrire
banane al Dio sole.
Come detto precedentemente, le banane vengono anche offerte alla Dea Laxmi come
buon auspicio. A proposito di questa dea, un’altra leggenda indiana racconta di una bambina che mentre annaffiava
un albero di banane udì dirle ‘Vuoi giocare con me', la bambina allora
spaventata corse dalla madre che le disse di non avere paura e che quella voce
era della dea del banano, la dea Laxmi. Il giorno dopo la bambina andò a giocare con
Laxmi. Dopo un po’ la dea le chiese se voleva pranzare con
lei, così la bambina entrò attraverso la cavità dell’albero e si trovò in un
bellissimo palazzo con tavole apparecchiate di utensili d’oro e argento e cibo
buonissimo. Quando
la bambina tornò dalla madre le raccontò quello che era successo, allora la
madre suggerì di invitare la dea Laxmi per il pranzo del giorno dopo. La
bambina fece presente che erano così poveri e che la loro capanna era piccola e i
loro utensili rotti, la madre allora le rispose che Laxmi sarebbe stata felice lo
stesso della loro gentilezza e del loro amore. Il giorno dopo la bambina portò
la dea con lei, appena entrò la piccola capanna si trasformò in una bella
casa e gli utensili in cui era stato servito il cibo diventarono di oro e i
loro vecchi vestiti diventarono nuovi. La bambina chiese alla madre se
Laxmi potesse restare con loro per sempre, la dea allora le rispose che le sue
benedizioni sarebbero continuate sulla loro casa fino a quando avrebbero curato
e innaffiato l’albero di banane dove lei avrebbe continuato a vivere. Così dicendo Laxmi tornò verso l’albero.
Riferimenti: my blog about India, www.kidsgen.com, plant moths and legends
Nessun commento:
Posta un commento